Gli acquarelli di Morandi
Jean Leymarie
Se i dipinti e le incisioni di Morandi non cessano di essere analizzati nella loro completezza e specificità e nei loro reciproci legami, i commoventi disegni a matita e i semplici acquarelli non hanno ancora suscitato quella particolare curiosità che richiedono. Senza dubbio i critici hanno tutte le ragioni di esitare davanti a questo universo intimo e supremo in cui non penetra più la parola e regna solo, in penombra e in segreto, il gusto geloso degli amatori. E' dunque il caso di salutare come un avvenimento il fatto che, nella sua città natale e grazie al devoto concorso delle sue sorelle, una prima mostra significativa sia interamente consacrata agli acquarelli, in parte inediti, del maestro di Bologna. Scrivo con trepidazione queste poche righe, espressamente richiestemi, nell' attesa muta di contemplare sul posto questa raccolta e prendere allora la decisione di rischiare forse un giorno un approccio reale. E penso alla passeggiata nostalgica che mi condurrà, nella dolce luce d'ottobre, attraverso vie porticate e memorie affioranti, dalla galleria nel cuore della città dove saranno presentati gli acquarelli fino allo studio intatto di via Fondazza, nel tranquillo e vecchio quartiere degli artigiani . Si sta preparando, dopo l'inventario grafico, il catalogo completo dei dipinti. Bisognerà poi numerare gli acquarelli e situarli nel corso dell'opera . Si Possono già fare alcune constatazioni . L'attività dell'incisore, che risale al 1912 e giunge fino al 1961, si concentra essenzialmente attorno al periodo della maturità. Gli acquarelli appaiono prestissimo e si succedono sporadicamente; ma , per motivi di facile comprensione legati alla natura stessa della loro tecnica e alle loro caratteristiche estetiche, essi si moltiplicano e fioriscono sopratutto durante gli ultimi anni, al momento giusto in cui cessano le incisioni. Con rare eccezioni, i disegni a matita, anche se acquistano ai nostri occhi un valore assoluto, sono punti base che preparano i dipinti o le acqueforti, di cui rivelano il processo creativo . Al contrario, gli acquarelli hanno vita autonoma, e se talvolta lo stesso motivo si ritrova anche nei quadri , la maniera interpretativa varia nei due casi, tragica sulla tela , serena sulla carta.